LA SANTA CRESIMA: UNA BELLISSIMA FESTA, PARAGONABILE AD UN MATRIMONIO
- MARTA FORMISANO
Ciao a tutti, vorrei iniziare questo articolo presentandomi, sono Marta, sorella di Elia, un ragazzo che ormai da tempo fa parte dell’ Istituto Don Ghinelli, in passato come “ospite” durante qualche week-end, ora come residenziale. Mi è stato chiesto da Don Selva di scrivere qualche mia riflessione sull’ attesa e i momenti vissuti durante e dopo la SS. Cresima di Elia, Luca e Barbara, ma anche riguardo lo stato d’ animo non solo mio, ma anche delle persone coinvolte in quest’evento tanto speciale.
L’ aggettivo “speciale” è stato appositamente scelto per rendere meglio l’ idea, è stata infatti una giornata tutt’altro che comune, al di fuori dell’ ordinario e per questo particolare nel suo genere.
Ma andiamo con ordine….
Don Selva nel 2019 ci comunica l’ intenzione di volere far ricevere il Sacramento della Santa Cresima a Elia nell’ anno successivo. Il suo proposito, oltre al fine in primo luogo religioso, è quello di realizzare una vera e propria festa, evento che rimanga impresso nella mente dei ragazzi come un ricordo stabile e duraturo nel tempo, pregno di gioia e felicità. Quando ci è stato comunicato che Elia avrebbe raggiunto questo traguardo posso dire, a nome mio e di mio babbo, che più sentimenti contrastanti ci hanno invaso; sicuramente eravamo contenti, al contempo, però, sono sorti anche dubbi circa la preparazione riguardante il mero aspetto religioso, chiedendoci quanto realmente Elia avrebbe capito di quello che di lì a qualche mese sarebbe accaduto. Da questo punto di vista siamo stati subito rassicurati, i ragazzi sono stati seguiti da educatori competenti e preparati, i quali per ognuno di loro hanno pensato ad un vero e proprio metodo personalizzato ad hoc. Nel caso di Elia in particolare, l’ educatrice, grazie all’ ausilio di immagini, ha costruito una sorta di percorso/strategia per educarlo in questo cammino di Catechesi. L’ ha aiutato, inoltre, con la ripetuta gestualità di alcuni dei momenti “tipici” della Messa (segno della Croce, ecc..) a capire come comportarsi durante la celebrazione di quest’ ultima. Abbiamo compreso quanto impegno c’è stato per arrivare al traguardo della Cresima da parte dei ragazzi, ma anche degli educatori, un lavoro durato mesi.
Ci terrei a soffermarmi sulla parola “attesa” …inizialmente infatti la Cerimonia si sarebbe dovuta svolgere il 14 di Giugno ma, visti i problemi legati al Covid-19 e la conseguente difficoltà nel realizzarla in quel periodo, si è riusciti a concretizzare il tutto solo qualche mese dopo, su sollecitazione di Don Selva, che tuttora ringraziamo.
Domenica 23 agosto 2020, finalmente la data tanto attesa è arrivata: la Cresima di mio fratello con i suoi compagni dell’ Istituto “Don Ghinelli”. È stata una giornata meravigliosa! L’ organizzazione è stata curata nei minimi dettagli, a partire dall’ ingresso, dove abbiamo trovato ad accoglierci tre ampi pannelli, ognuno dedicato ad un Cresimando, con il nome e delle bellissime foto che lo ritraevano, da solo o insieme ad amici/educatori del Centro. Per motivi di sicurezza ci è stata misurata la febbre e ci è stato chiesto di firmare dei moduli. Nulla è stato lasciato al caso. Nel giardino inoltre, è stato allestito un palco con l’ altare e sono state predisposte molte sedie: nelle prime file sono stati riservati i posti ad Elia, Barbara e Luca con i rispettivi genitori, madrine e/o padrini, a seguire vi erano i parenti più stretti ma anche amici e altri fedeli, tutti riuniti per un unico scopo, quello di festeggiare insieme.
La Santa Messa è stata tutto curata nei minimi particolari ed è presieduta dal vescovo Mons. Douglas. Per dare importanza ai ragazzi disabili sono state annullate le Messe della Chiesa di S. Angelo e di Gatteo, quindi tutta la comunità di fedeli si è riversata nell’ ampio spazio esterno del Don Ghinelli, dove si è celebrata la Funzione accompagnata, nei momenti del canto, da un armonioso e numeroso coro.
Il momento del pasto è stato pensato secondo le normative, sono stati infatti posizionati dei tavoli nel campo da pallavolo adiacente al giardino, sotto degli ampi ombrelloni, per raggruppare i tre nuclei familiari, inclusi gli amici, con sedie a debita distanza. Il buonissimo pranzo, terminato con il taglio della torta da parte dei tre protagonisti della Festa e l’ apertura dello spumante, è stato servito da tantissimi volontari: che meraviglia vedere quanta collaborazione e spirito di aggregazione ruota intorno a questa grande Famiglia!
Tantissima è stata l’ emozione mia e di mio babbo, ma ancora di più quella che ho potuto vedere negli occhi di mio fratello, più brillanti del solito! Abbiamo inoltre riconosciuto, dalle sue movenze, l’ eccitazione per un giorno, per lui, unico e irripetibile. Alcuni ragazzi si sono avvicinati al palco e si sono lasciati coinvolgere dall’educatore a capo della band, non solo cantante, ma anche abile intrattenitore per noi tutti. Sono state ore di gioia, condivise in primis dai Cresimandi, ma anche dai parenti e gli amici che hanno partecipato, tutti concordi nell’ affermare che si è trattato di una bellissima festa, paragonabile ad un matrimonio, come ha sempre affermato Don Selva.
Ho avuto il piacere, infine, di chiedere a parenti e amici un riscontro, affinchè le nostre emozioni si mescolassero in un turbinio di sentimenti positivi che rimanessero indelebili in queste pagine. Da questi ultimi ho raccolto testimonianze di solidarietà, umanità, tenerezza, allegria e spensieratezza, tutti si sono complimentati per l’ accoglienza offerta e l’ atmosfera famigliare che ha riscaldato e aperto il cuore. Altri elementi cardine sono stati la semplicità, la gentilezza, la disponibilità, l’ ascolto e l’ umanità che hanno reso questa Santa Festa unica e speciale.
Un doveroso ringraziamento va a quest’ ultimo, che si è prodigato sin da subito affinchè questa giornata non venisse rimandata e che ha seguito i ragazzi in questo percorso religioso. Degne di nota, inoltre, sono la devozione e l’amore che egli, insieme a Don Gabriele Mortin e don Gabriele Cominazzi e gli educatori del Centro, hanno messo nella cura di tutti i dettagli.
È stato un giorno indimenticabile, che tutti porteremo nel cuore… GRAZIE!!!
L’ aggettivo “speciale” è stato appositamente scelto per rendere meglio l’ idea, è stata infatti una giornata tutt’altro che comune, al di fuori dell’ ordinario e per questo particolare nel suo genere.
Ma andiamo con ordine….
Don Selva nel 2019 ci comunica l’ intenzione di volere far ricevere il Sacramento della Santa Cresima a Elia nell’ anno successivo. Il suo proposito, oltre al fine in primo luogo religioso, è quello di realizzare una vera e propria festa, evento che rimanga impresso nella mente dei ragazzi come un ricordo stabile e duraturo nel tempo, pregno di gioia e felicità. Quando ci è stato comunicato che Elia avrebbe raggiunto questo traguardo posso dire, a nome mio e di mio babbo, che più sentimenti contrastanti ci hanno invaso; sicuramente eravamo contenti, al contempo, però, sono sorti anche dubbi circa la preparazione riguardante il mero aspetto religioso, chiedendoci quanto realmente Elia avrebbe capito di quello che di lì a qualche mese sarebbe accaduto. Da questo punto di vista siamo stati subito rassicurati, i ragazzi sono stati seguiti da educatori competenti e preparati, i quali per ognuno di loro hanno pensato ad un vero e proprio metodo personalizzato ad hoc. Nel caso di Elia in particolare, l’ educatrice, grazie all’ ausilio di immagini, ha costruito una sorta di percorso/strategia per educarlo in questo cammino di Catechesi. L’ ha aiutato, inoltre, con la ripetuta gestualità di alcuni dei momenti “tipici” della Messa (segno della Croce, ecc..) a capire come comportarsi durante la celebrazione di quest’ ultima. Abbiamo compreso quanto impegno c’è stato per arrivare al traguardo della Cresima da parte dei ragazzi, ma anche degli educatori, un lavoro durato mesi.
Ci terrei a soffermarmi sulla parola “attesa” …inizialmente infatti la Cerimonia si sarebbe dovuta svolgere il 14 di Giugno ma, visti i problemi legati al Covid-19 e la conseguente difficoltà nel realizzarla in quel periodo, si è riusciti a concretizzare il tutto solo qualche mese dopo, su sollecitazione di Don Selva, che tuttora ringraziamo.
Domenica 23 agosto 2020, finalmente la data tanto attesa è arrivata: la Cresima di mio fratello con i suoi compagni dell’ Istituto “Don Ghinelli”. È stata una giornata meravigliosa! L’ organizzazione è stata curata nei minimi dettagli, a partire dall’ ingresso, dove abbiamo trovato ad accoglierci tre ampi pannelli, ognuno dedicato ad un Cresimando, con il nome e delle bellissime foto che lo ritraevano, da solo o insieme ad amici/educatori del Centro. Per motivi di sicurezza ci è stata misurata la febbre e ci è stato chiesto di firmare dei moduli. Nulla è stato lasciato al caso. Nel giardino inoltre, è stato allestito un palco con l’ altare e sono state predisposte molte sedie: nelle prime file sono stati riservati i posti ad Elia, Barbara e Luca con i rispettivi genitori, madrine e/o padrini, a seguire vi erano i parenti più stretti ma anche amici e altri fedeli, tutti riuniti per un unico scopo, quello di festeggiare insieme.
La Santa Messa è stata tutto curata nei minimi particolari ed è presieduta dal vescovo Mons. Douglas. Per dare importanza ai ragazzi disabili sono state annullate le Messe della Chiesa di S. Angelo e di Gatteo, quindi tutta la comunità di fedeli si è riversata nell’ ampio spazio esterno del Don Ghinelli, dove si è celebrata la Funzione accompagnata, nei momenti del canto, da un armonioso e numeroso coro.
Il momento del pasto è stato pensato secondo le normative, sono stati infatti posizionati dei tavoli nel campo da pallavolo adiacente al giardino, sotto degli ampi ombrelloni, per raggruppare i tre nuclei familiari, inclusi gli amici, con sedie a debita distanza. Il buonissimo pranzo, terminato con il taglio della torta da parte dei tre protagonisti della Festa e l’ apertura dello spumante, è stato servito da tantissimi volontari: che meraviglia vedere quanta collaborazione e spirito di aggregazione ruota intorno a questa grande Famiglia!
Tantissima è stata l’ emozione mia e di mio babbo, ma ancora di più quella che ho potuto vedere negli occhi di mio fratello, più brillanti del solito! Abbiamo inoltre riconosciuto, dalle sue movenze, l’ eccitazione per un giorno, per lui, unico e irripetibile. Alcuni ragazzi si sono avvicinati al palco e si sono lasciati coinvolgere dall’educatore a capo della band, non solo cantante, ma anche abile intrattenitore per noi tutti. Sono state ore di gioia, condivise in primis dai Cresimandi, ma anche dai parenti e gli amici che hanno partecipato, tutti concordi nell’ affermare che si è trattato di una bellissima festa, paragonabile ad un matrimonio, come ha sempre affermato Don Selva.
Ho avuto il piacere, infine, di chiedere a parenti e amici un riscontro, affinchè le nostre emozioni si mescolassero in un turbinio di sentimenti positivi che rimanessero indelebili in queste pagine. Da questi ultimi ho raccolto testimonianze di solidarietà, umanità, tenerezza, allegria e spensieratezza, tutti si sono complimentati per l’ accoglienza offerta e l’ atmosfera famigliare che ha riscaldato e aperto il cuore. Altri elementi cardine sono stati la semplicità, la gentilezza, la disponibilità, l’ ascolto e l’ umanità che hanno reso questa Santa Festa unica e speciale.
Un doveroso ringraziamento va a quest’ ultimo, che si è prodigato sin da subito affinchè questa giornata non venisse rimandata e che ha seguito i ragazzi in questo percorso religioso. Degne di nota, inoltre, sono la devozione e l’amore che egli, insieme a Don Gabriele Mortin e don Gabriele Cominazzi e gli educatori del Centro, hanno messo nella cura di tutti i dettagli.
È stato un giorno indimenticabile, che tutti porteremo nel cuore… GRAZIE!!!